Ci sono persone che ti fanno sentire così naturale, che maschere, carrillon e paure spariscono. Sembra che il mondo abbia completato la sua rivoluzione intorno al sole, la rotazione su se stesso, e tu alla luce di tutta la tua storia e di tutte le speranze pensi di essere arrivato a qualcosa di più grande di te. Dire che credo che le cose non succedano per caso , ma facciano parte di un disegno, grande…
un insieme
un dominio, quasi matematico,
con i suoi codomini e le sue immagini.
E noi siamo l’immagine di quel qualcosa.
Dire che credo che le cose abbiano una loro logica mi fa pensare che tutte le lampadine, i lumini e i fuochi d’artificio che mi lascio dietro stiano lì per una ragione.
Ci vuole il coraggio per voltarsi e capire che le cose che ci portiamo dietro non finiscano per forza per creare incendi e spaventarci.
Illuminano, invece, il nostro cammino, essendo l’immagine, limpida o fioca, di tutte le persone che hanno fatto parte della nostra vita. Anche di quelle che hanno cercato di soffiare contro il fuoco per spegnerlo o per fomentare l’incendio.
Dire che le cose e le persone non sono casuali non è un caso.
E i disegni delle strade di ognuno di noi ne sono la prova. La vita è l’osservare più o meno da lontano un insieme di luci sparpagliate alle nostre spalle( sembrano stelle!) e mentre ci guardiamo avanti , scoprire l’infinita bellezza che ci ha custodito e che ci custodirà , di nuovo, ad ogni lumino che si accenderà sul nostro cammino. La vita, contemporaneamente, é l’essere illuminati tutto intorno da una luce riflessa da tutti i sorrisi di chi cammina accanto te.
La vita é anche guardarci davanti e non sapere bene dove mettiamo i piedi , che non ci deve far paura. È sapersi affidare.. forse pensando e credendo che non si può inciampare se si cammina a fianco di persone che ci illuminano, a piccoli passi e senza grandi pretese.
Questi passi, che si chiamano fiducia, hanno un rumore bello, che ti fa sentire a casa; rendono tutto naturale, come se si fosse parte di quella situazione a prescindere dal dove, dal quando e dal come. Familiare come il pranzo della domenica, la buonanotte della sera e le risate del prendersi in giro.
Passi che suonano naturali, come quando si ripercorrono i corridoi del cuore e si è pronti ad accogliere finalmente, chi chiede di entrare.
Per ora tutto è illuminato intorno a me, non so da dove venga questa luce, o forse sì; ma per ora quasi non mi importa. Le giornate, le persone , la vita, illuminate in questo modo, mi piacciono. E voglio ringraziare ogni singola persona che un giorno per volta ha esposto la propria fiamma alle intemperie per alimentare la mia.. quando era tutto buio , quando mi tenevo le mani sugli occhi e non c’era passato, presente o futuro che tenesse. Ringrazio chi sa di essere una di quelle fiammelle preziose che hanno illuminato la mia vita.
Tu puoi essere la luce di qualcuno…
abbi cura di splendere!